2011 InCanti fogazzariani
La serata vuol essere un omaggio e un tributo ad Antonio Fogazzaro, uno fra i più celebri romanzieri italiani, e, senz’altro, il maggiore nel vicentino, con un copione in cui le inquietudini dello scrittore, e dei protagonisti dei suoi romanzi, si coniugano, in un rapporto inscindibile, col paesaggio berico, in cui ville, giardini, praterie erbose, boschi, pascoli, monti, torrenti, ruscelli, sono partecipi dei turbamenti dell’animo, tra passioni più o meno celate, alti ideali sovente frustrati, vissuti tra una forte sensualità e una sofferta spiritualità.
Rivivono così personaggi quali Daniele ed Elena, del “Cortis”, Piero Maironi e Jeanne Dessalle, di “Piccolo mondo moderno”, Massimo Alberti e Lelia Camin, di “Leila”, ma anche altre presenze, come don Giuseppe Flores, don Aurelio, la bianca Dama delle Rose…
Si svelano anche le predilezioni dell’uomo, e dello scrittore, per luoghi “fogazzariani” come Vicenza, Montegalda, Velo d’Astico, Arsiero, La Pria e il Barco di Cogollo del Cengio, Tonezza del Cimone, Oria, da lui stesso conosciuti e frequentati, trasposti e immortalati nei suoi romanzi.
Lo spettacolo “InCanti fogazzariani” è tratto dall’omonimo libro scritto da Giovanni Matteo Filosofo, che nel recital figura come interprete e voce narrante, col commento musicale, al pianoforte, del musicista, compositore e cantante Luca Pegoraro.
Artisti:
Luca Pegoraro, pianista e cantante.
Giovanni M. Filosofo, narratore.
Matteo Pegoraro, esperto di immagini di memoria.
Si tratta di una rappresentazione scenico/musicale costituita da un dialogo sonoro tra racconti e musiche in cui volutamente sarà dato spazio, con la voce, con la musica e con canzoni a tema alle suggestioni e alle emozioni, per continuare la magia di un “incanto” fogazzariano che si ripropone al di là del tempo, sulle ali della poesia.
Lo spettacolo, della durata di circa due ore, è proponibile in una sala, meglio se di pianta rettangolare, con una buona acustica.
Non c’è bisogno di palcoscenico, ma, al limite, basta una pedana (però, si può fare anche senza).
Occorre predisporre alcuni pannelli sullo sfondo che poi saranno da noi ricoperti con tela di raso.
Impianto voci, luci, strumenti musicali e acustici saranno portati e predisposti da noi stessi, senza alcun onere.
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A carico dell’Ente organizzatore dell’evento.