PROPOSTA E OBIETTIVO DEL PROGETTO
Lo spettacolo/concerto “Paolo Conte racconta Mariano Castello (passando per Fred Buscaglione e Giorgio Gaber)”, grazie ad una forma originale e vivace di dialogo tra parole e musica, tra narrazione e canzone, in cui si fondono insieme arte sonora e racconto teatrale, ha l’obiettivo fondamentale di coinvolgere direttamente lo spettatore nel contesto umano delle storie narrate, facendogli rivivere le medesime emozioni dei protagonisti delle narrazioni. All’interno di un contesto culturale contemporaneo spesso dominato da un senso nichilista della vita e da una visione tecnocratica, suscitare emozioni e far rivivere sentimenti di stupore, di meraviglia, di bellezza, di gioia e ilarità, di identificazione con i protagonisti.. sono probabilmente buone occasioni, opportunità per creare consapevolezza dell’umano che è dentro ciascuno di noi.

DESCRIZIONE
Rappresentazione, in forma teatrale, di alcuni racconti dello scrittore scledense Mariano Castello attraverso il supporto delle canzoni swing di Paolo Conte (e, in misura minore di Fred Buscaglione e Giorgio Gaber), nella forma di uno spettacolo divertente, brioso e estremamente dinamico, ambientato nei costumi degli anni ’50 del XX secolo. Un attore, Giusva Lievore, personalizza i brani tratti da varie pubblicazioni di Mariano Castello (tuttora attivo a Schio con frequenti pubblicazioni di storie cittadine) e, contemporaneamente il pianista e cantante Luca Pegoraro interpreta la lettura “duettando” con l’attore in più parti, attraverso musiche originali e le canzoni swing. I brani, principalmente, sono di Paolo Conte, alcuni di Fred Buscaglione e Giorgio Gaber, eseguiti con il pianoforte e la voce solista ed accompagnati ritmicamente dalla batteria e dalle percussioni del giovanissimo Michael Sandonà. I brani musicali sono tutti adattati ai contenuti delle storie narrate, all’interno di un dialogo sonoro dinamico ed evolutivo, in cui la musica esalta il contenuto interpretando i contesti e i vissuti narrati. La caratteristica principale dello spettacolo è legata proprio ad una struttura che prevede una alternanza (e, in molti casi, una sovrapposizione) di racconto e canzone, di narrazione e musica, che lo rende, al contempo, leggero e profondo, dinamico e riflessivo, ironico e composto, comico e serio.

Artisti:

Luca Pegoraro, pianista, cantante e musicoterapeuta
Michael Sandonà, batteria, percussioni
Giusva Lievore, narrazioni